PHYLLOBATES AUROTAENIA

PHYLLOBATES AUROTAENIA

CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Amphibia
Ordine Anura
Sottordine Neobatrachia
Famiglia Dendrobatidae
Genere Phyllobates
Specie P. aurotaenia


Nome binominale
Phyllobates aurotaenia (Dunn, 1957)
Sinonimi
Dendrobates aurotaenia (Boulenger, 1913)
Nome comune
Rana veleno Kokoe

Phyllobates aurotaenia è un membro della famiglia Dendrobatidae. Descritta per la prima volta dallo zoologo George Albert Boulenger nel 1913. P. aurotaenia è nota per essere una delle rane più velenose al mondo. È la più piccola delle rane freccia velenose appartenenti al genere Phyllobates. Esemplari selvatici secernono una batrachotossina dalla loro pelle che può essere fatale per l’uomo anche in piccole dosi come 100 mg. La letalità del veleno della loro pelle è una caratteristica spesso sfruttata da alcuni popoli nativi della Colombia per la caccia.

Phyllobates Aurontaenia Yellow 2 Phyllobates Aurontaenia Yellow 3 Phyllobates Aurontaenia Yellow
DIFFUSIONE
Centro e Sud America. Endemica della costa del Pacifico in Colombia.


HABITAT
P. aurotaenia si trova nelle foreste umide della regione Chocoan in Colombia, ad ovest della Cordigliera delle Ande, vicino ai bacini del Rio Atrato e San Juan. Vive nelle foreste umide submontane pianeggianti, in genere tra altitudini di 60 e 520 metri. Si rinvengono nelle foreste primarie e secondarie ma non nelle aree degradate.


DESCRIZIONE
I membri di questa specie sono caratterizzati da un colore del dorso nero a volte coperti da leggere sfumature di arancione, verde, giallo o marrone. Lungo il dorso scorrono due linee dorso laterali di colore giallo-dorato. L’addome è nero punteggiato di blu o verde. Il nome P. aurotaenia è attualmente applicato a due forme: una forma più piccola ma con le bande dorso laterali più grandi e una più grande ma con le stesse bande più strette. Queste due forme sono separate, nel loro habitat d’elezione da una stretta gola che però non impedisce a questi due tipi di incrociarsi fra loro.


STATO DI CONSERVAZIONE
Il numero e la gamma di P. aurotaenia è in declino, soprattutto a causa della perdita di habitat e attualmente è classificato come esemplare “quasi a rischio d’estinzione” dallo IUCN.


ALLEVAMENTO IN TERRARIO
È una rana attiva che farà uso degli spazi verticali presenti nel terrario. Le rane freccia kokoe sono rane altamente sociali che richiedono un’elevata umidità, fresche temperature e prede decisamente più grandi rispetto a molte rane freccia.


ACCOPPIAMENTO
Il maschio di P. aurotaenia esegue di solito le chiamate per attirare la femmina pronta per l’accoppiamento, nascosto tra le foglie o sotto tronchi caduti ma occasionalmente anche quando si trova sopra la lettiera di foglie della foresta. Le loro chiamate vengono descritte come un forte ronzio simile al cinguettio di un uccello, che si compone di note rapidamente ripetute ad intervalli regolari da diversi secondi fino a 45 secondi.
Queste rane non sono impegnate in comportamenti atti alla lotta tipico di molte rane freccia. I maschi in competizione per una femmina si affrontano a suon di vocalizzazioni fino a quando uno dei due cede e si tira indietro.
In terrario, queste rane, a differenza delle altre specie di Phyllobates non si riproducono sotto mezzi gusci di noci di cocco ma preferiscono deporre le loro uova all’interno di porta rullini per macchine fotografiche posti a livello del terreno. La femmina di solito depone una media di 15-20 uova a deposizione.


TOSSICITA’
Come detto, P. aurotaenia è una delle rane freccia più letale. Il loro veleno viene stoccato e rilasciato da ghiandole granulari sparse sul corpo della rana. Questa tossina estremamente potente è un alcaloide steroideo che, nei mammiferi, agisce irreversibilmente legandosi e aprendo permanentemente canali ionici di sodio all’interno delle cellule nervose e muscolari. Ciò impedisce la ripolarizzazione della membrana cellulare con conseguente paralisi e spesso morte del muscolo colpito che risulta così bloccato. Per evitare autointossicazione le rane hanno sviluppato dei canali del sodio modificati per prevenire il legame con la batrachotossina. Sebbene gli esemplari selvatici siamo estremamente velenosi, le rane allevate in cattività non presentano livelli di tossicità. È stato quindi accertato che le rane non sintetizzano la batrachotossina ma la prelevano dall’ambiente in cui vivono. Le rane accumulano questa tossina attraverso la loro alimentazione a base di coleotteri (ad es. Scarabeo Melyrid) e millepiedi.
p. aurotaenia è una delle tre specie conosciute usate dagli indios Choco per intingere i loro dardi del veleno prodotto dalle rane stesse. Le altre due sono P. terribilis e P. bicolor. Gli indios nativi della zona di San Juan in Colombia attirano le rane per catturarle imitando le loro vocalizzazioni. Poiché le rane rilasciano il loro veleno solo in condizioni di stress, questo viene estratto, dalla perforazione delle rane attraverso la bocca usando uno spiedino di legno e poi tenute sopra il fuoco. Il popolo Chocoan quindi strofina i dardi delle loro cerbottane sul dorso ricoperto di muco tossico delle rane stesse.

Phyllobates Aurotaenia. 2Phyllobates Aurotaenia.