Umidità

Impianti nebulizzatori a pressione

La necessità di mantenere un tasso di umidità relativamente elevato all’interno del terrario comporta inevitabilmente un grosso impegno da parte dell’appassionato: se il numero di terrari è esiguo si potrà procedere con delle nebulizzazioni manuali 2-3 volte al giorno. Nel caso di più terrari da gestire o problemi di tempo che ci impedirebbero di seguire quotidianamente l’andamento del tasso di umidità, sarà necessario ricorrere all’ausilio degli impianti di nebulizzazione.
Scartati già in partenza i produttori di nebbia a ultrasuoni, aggeggi poco adatti al nostro fine, ci si dovrà orientare sui modelli a pressione.
Sostanzialmente questi impianti reperibili un po’ ovunque on line o facilmente realizzabili con poca spesa se avete una certa dimestichezza col “fai da te”, consistono in una pompa per macchine del caffè da bar, un sistema di tubicini del tipo per l’aria compressa, raccordi e ugelli nebulizzanti.
La pompa a pressione va collegata ad un tubo di entrata che pesca acqua osmotica da una tanica per immetterla nel circuito di uscita collegato agli ugelli nebulizzanti. Il risultato consiste nell’emissione di una nebbiolina sottile all’interno del terrario. Questi impianti hanno la necessità di rimanere in funzione solo per pochissimi minuti, pena il surriscaldamento della pompa, quindi sarà assolutamente necessario collegarli ad un timer con programmazione a minuti con attivazione ripetibile per più volte nell’arco della giornata.

Non esiste un tasso d’umidità ideale per tutti i dendrobatidi: ogni specie ha le sue esigenze ma, essendo anfibi, questo valore non dovrebbe mai scendere troppo. Per questo motivo e per evitare pericolose disidratazioni è indispensabile che ogni terrario con dendrobatidi sia provvisto di una piccola riserva d’acqua profonda pochi cm, (anche un semplice sottovaso in plastica o delle capsule di Petri da laboratorio in vetro o in plastica) presso il quale le rane amano sostare. Naturalmente questo non basta a garantire l’umidità necessaria. A tale scopo occorre provvedere con regolari nebulizzazioni manuali (almeno un paio al giorno, più frequenti d’estate) di acqua tiepida e demineralizzata.Vaporizzare il terrario consente l’aumento dell’umidità in maniera naturale, subito i dendrobatidi rispondono con una maggiore attività e per questo motivo una piccola vaporizzata prima della somministrazione del cibo stimola maggiormente le rane a cacciare.

Secondo il periodo che si vuole riprodurre, stagione secca o stagione delle piogge, si vaporizzerà con una frequenza di 2-3 volte la settimana fino a 3-4 volte al giorno. Questa operazione si può compiere manualmente utilizzando i vaporizzatori a pressione per orticoltura (ovviamente nuovi e ben puliti), o utilizzando dei sistemi completamente automatici; la prima soluzione sicuramente più economica è però poco pratica se si hanno più terrari e nei periodi in cui ci si deve assentare per pochi giorni o per le ferie estive.

 

I sistemi “automatici” sono formati da una pompa ad alta pressione che preleva l’acqua da una tanica e la spinge in un piccolo circuito idraulico che termina con piccoli ugelli vaporizzatori; il tutto è poi controllato da un timer. Queste pompe hanno il limite di poter lavorare al massimo due minuti conseutivamente, ed è meglio comunque fare vaporizzazioni più brevi (un minuto andrà benissimo) ma più frequenti.

in entrambi i sistemi è consigliabile utilizzare acqua osmotica che non intaserà gli ugelli e non lascerà le poco estetiche macchie bianche di calcare su piante e vetri.

In alternativa, all’interno del terrario possiamo introdurre un piccolo nebulizzatore ad ultrasuoni, che produce una suggestiva nebbiolina umidificando al contempo l’ambiente. Questo sistema, anche se molto scenografico e in grado di alzare velocemente  l’umidità relativa (fino al 100%), risulta essere poco pratico poichè funziona solo se immerso nell’acqua, ad una profondità di 2 cm e, a causa dell’alto volume d’acqua che consuma si è costretti a frequenti rifornimenti.

Nel periodo in cui si vuole riprodurre la stagione delle piogge, è importante controllare che  non si accumuli troppa acqua nel terrario, poichè ristagni d’umidità e scarsa igiene predispongono a infezioni batteriche acute ed iperacute, in grado di sterminare la colonia di rane in pochi giorni; per questo motivo, se non si dispone di terrari dotati di foro o rubinetto di scolo, bisognerà sifonare l’acqua in eccesso. Sempre per ragioni igieniche è importante che l’acqua contenuta nella bacinella o nel laghetto sia sempre pulita e per questo se ne consiglia un cambio almeno settimanale.

In ogni caso, l’umidità non dovrebbe scendere sotto il 75-80%, tendendo in media all’85-90%.

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