MATERIALI UTILIZZABILI PER LA COSTRUZIONE DI UN TERRARIO

I materiali che fino adesso ho utilizzato per fare i miei terrari non sono una regola e non lo vogliono essere,qui di seguito riporto solo quello che a riguardo è stata la mia esperienza e che ho usato fino adesso,naturalmente ci sono molti altri materiali utilizzabili e magari migliori o forse no,questo non spetta a me deciderlo,non avendo più molto spazio a casa mia non posso costruire altre teche per poter sperimentare materiali diversi.

Qui una breve lista:

silicone a reticolazione acetica monocomponente
Senza antimuffa (esiste anche con l’anti muffa), l’antimuffa infatti rilascia delle sostanze tossiche che sicuramente non fanno bene ai nostri anfibi,specialmente quelli come Bombina orientalis che stanno parecchio a contatto con acqua,oltre tutto si dice incollare meglio del silicone neutro e una volta indurito non rilascia in acqua sostanze velenose,esiste di diversi colori compreso il marrone o testa di moro o noce di varie tonalità e resiste ad ambienti umidi.

Poliuretano espanso
Una volta indurito resiste bene all’umidità e all’acqua e non rilascia sostanze chimiche quindi non dannoso ai nostri ospiti,si usa da anni da moltissimi appassionati e non ci sono mai state segnalazioni di problemi di salute per i Dendrobates. Una volta seccato si può lavorare facilmente con un cutter o coltello per modellarlo a piacimento,è verniciabile e si utilizza anche come collante per pareti di fondo su cui ci si può mettere legni,vasetti, pezzi di corteccia di sughero ecc. e si può attaccare tra vetro e legno o vetro e torba,vetro e alcune materie plastiche a differenza del classico silicone che sulle plastiche non funziona altrettanto efficacemente oppure finchè umido si può spolverare di polvere di tufo o pezzi di tufo,insomma se ne può fare un ampio uso su materiali più disparati.

Plexiglas
Non è un materiale molto usato perchè tende ad ingiallire e deformarsi e a graffiarsi,oltre tutto ho notato in vari esperimenti personali che difficilmente si riesce ad incollare un paio di pezzi tra loro con i soliti siliconi, occorrono dunque colle speciali che costano e spesso sono pure nocive,col poliuretano si riesce ma non è garantita la tenuta,specialmente quella stagna,quindi io non lo mai adoperato per costruire terrari o strutture interne alle teche,solo in un caso e cioè nell’acquaterrario delle bombina orientalis e per l’asilo delle neometamorfosate di dendrobates con lo scopo di chiudere la teca,esperienze di successo con questo materiale quindi mi sono sconosciute perchè personalmente preferisco altro.

I legni
I legni non sono un capitolo molto complesso o difficile da trattare,io consiglio sempre di usare legni che si usano in acquariofilia, quindi mopani o di mangrovia ecc,tutta via molti usano anche legni diversi tra i quali legno di quercia di viti (uva o kiwi) ed altri tipi,io con alcuni ho provato ma ho notato che tendono a fare muffa ed a essere mangiati pian piano dalla microfauna esistente in terrario e cioè principalmente collemboli e tricorina, mentre quelli ad uso per acquari non sono molto graditi,quindi per mè solo legni naturali o in resina che prendo nei negozi di terraristica o acquariofilia (che poi di norma sono gli stessi per gli uni e per gli altri).

Mattonelle di torba
Usate una volta (parecchi anni fa) per gli acquari sono finite un pò nel dimenticatoio,io le utilizzo tutta via per tappezzare le pareti di fondo di alcune teche e ho notato che durano parecchio tempo anche se in terrario umido,certo non sono di durata infinita,a me in un allestimento per dendrobates quindi umido sono durate per 3 anni,sono poco costose e si trovano online facilmente,risulta un ottimo sub strato su cui le piante rampicanti riescono ad attecchire bene,si possono (le mattonelle)attaccare al vetro posteriore con silicone o poliuretano espanso.

Corteccia di sughero
Materiale a mio avviso molto valido e resistente ad umidità e muffa,facilmente tagliabile e quindi modellabile,dona un aspetto molto naturale ai layout delle teche e si presta bene all’attecchimento delle piante epifite e rampicanti,materiale naturale quindi ben accetto e adatto a terrari per dendrobates, incollabile con silicone o poliuretano espanso,o in alternativa unibile tra vari pezzi con viti in acciaio inox inossidabile,quest’ultimo materiale è nei miei terrari in sperimentazione dato che non ho mai usato prima tali viti,quindi per quest’ultime non garantisco nulla.

Argilla espansa e pietra pomice
Sono i 2 materiali che utilizzo principalmente nel substrato per drenare l’acqua su cui poi metto torba per terminare il substrato stesso,sono molto leggeri e di varie granulometrie,quindi medie o piccole,molto utili e appesantiscono pochissimo il peso complessivo della teca,hanno capacità di trattenere acqua e allo stesso tempo di drenare via,rimangono quindi umide per un toto di tempo e mantengono il terreno leggermente umido ma non fradicio,cosa molto importante in un terrario per dendrobates.

Torba bionda di sfagno naturale
Molto utile nei terrari rende il terreno acido scongiurando così con buona percentuale di successo il proliferare di muffe che possono ledere la salute delle nostre ospiti,assieme ai collemboli e alle tricorina sono degli alleati fantastici per scongiurare il rischio di muffe e funghi sul substrato.

Tessuto non tessuto (TNT)
Viene usato sopratutto in fase di preparazione del sub strato,permette di lasciar passare l’acqua in eccesso ma al tempo stesso di trattenere nella parte alta del substrato la torba che così non si mescolerà al resto costringendoci ad aggiunte periodiche di torba a terrario allestito,e per chi come me a volte utilizza riserve idriche sotto il substrato quindi falso fondo a impedire che la torba scivolando in acqua vada ad intasare la pompa

Viti da legno autofilettanti in acciaio inox (inossidabile)
Questo materiale per me è nuovo in quanto non lo mai usato prima,non posso quindi dire se è buono o meno per la mia esperienza,col tempo mi renderò conto della validità o meno di questo materiale e vi darò conto dell’esperienza fatta.

si ringraziaper il testo:

http://passionedendrobates.altervista.org