Lo show delle acque. Dove nasce il Rio delle Amazzoni

Lo show delle acque. Dove nasce il Rio delle Amazzoni

 Viaggio a Manaus, dove il rio Solimões incontra il rio Negro, al centro del polmone del mondo.

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Scorrono parallele per chilometri, le acque chiare del rio Solimões accanto a quelle più scure del rio Negro. Siamo nel polmone del mondo, nel cuore della foresta amazzonica, e tra poco i due fiumi si uniranno nel Rio delle Amazzoni, il più grande bacino idrico del mondo. Un incantevole spettacolo dovuto alla differente densità e temperatura delle acque del rio Negro, calde 27 gradi e scure per le grandi quantità di materiale vegetale, e le acque chiare e più fresche del Rio Solimões, che porta con sé i sedimenti provenienti dalle Ande. E’una sorta di magia della natura e per vederla arrivano qui, nel cuore dell’Amazzonia, turisti da ogni dove.

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Il punto di partenza per godere di questo spettacolo è Manaus. Il suo nome indigeno significa “madre di Dio”: è la capitale dello Stato di Amazonas, rappresenta il centro finanziario della regione ed è la porta di accesso alla più grande foresta pluviale del pianeta. La città, fondata nel XVII° secolo dai portoghesi, porta ancora i segni della sua ottocentesca ricchezza di capitale del caucciù: era famosissima in tutto il mondo per la produzione di gomma di cui era ricca la foresta pluviale, poi la concorrenza asiatica ne determinò il declino progressivo fino a diventare, nel 1970, zona economica di libero scambio (zona franca), grazie ai particolari incentivi fiscali della città.

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Si parte dunque dall’antica capitale del caucciù per andare a scoprire il misterioso chiasmo del Rio delle Amazzoni: l’incontro delle acque. Le barche sono ormeggiate vicino al mercato comunale, inaugurato nel 1883 e famoso per la sua struttura in ferro (che ricorda il mercato Les Halles di Parigi).  Da qui, le imbarcazioni risalgono lungo le igarapés, i corsi d’acqua che s’inoltrano nella giungla. Sulle rive ecco spuntare le tipiche case del posto, costruite sull’acqua, punteggiate da colorati panni stesi ad asciugare. Incontriamo gli occhi timidi di indigeni che cercano di proteggere da sguardi indiscreti l’intimità della loro giornata sul fiume, segnata dal ritmo della natura. Conservano in sé i segreti della foresta, conoscenze antichissime di cui sono ghiotte molte aziende farmaceutiche: sono circa 1300 le piante utilizzate a scopo medico dalle popolazioni amazzoniche. Da anni l’Amazzonia viene battuta da avventurieri che vanno a caccia di “curandeiros” (sciamani e guaritori) per rubare le loro conoscenze e venderle alle industrie farmaceutiche che da decenni ormai  concentrano i propri interessi sull’utilizzo delle piante tropicali.  Un vero business, se si pensa che il 25% di tutte le medicine prescritte negli Stati Uniti contengono estratti di piante della foresta tropicale.

Lo show delle acque. Dove nasce il Rio delle Amazzoni

Il delfino rosa

Dopo mezz’ora di navigazione,  eccoci arrivati nel magico luogo in cui il Rio Negro e il Rio Solimões confluiscono formando il Rio Amazonas. E’sicuramente il punto più affascinante del lunghissimo viaggio del re dei fiumi, nato in territorio peruviano, a circa 100 chilometri da Iquitos, dall’unione tra Ucayali e Marañón, che scendono dalle Ande. Poi la svolta verso est, in pianura, dove cresce accogliendo, da sinistra, le acque del Río Napo. E poi ancora, avanti, lungo il confine tra Colombia e Perú, fino ad entrare in Brasile, ormai largo due chilometri e mezzo ed arricchito da meandri, lagune, ramificazioni parallele. E quindi eccolo qui, nei pressi di Manaus, in un letto largo cinque chilometri, ad accogliere il suo principale affluente da sinistra, il rio Negro: siamo nel chiasmo delle acque. Sono tanti i turisti che arrivano qui da Manaus per rendere omaggio al grande fiume, che sfocerà dopo 3160 km in territorio brasiliano,  in un immenso estuario.

E’ davvero un viaggio straordinario quello del Rio delle Amazzoni, un viaggio che ognuno può leggere a modo suo, filosofico, naturalistico, evoluzionistico. Ammirarlo nel punto del suo chiasmo è davvero un privilegio, una sorta di saluto al re dei fiumi. Oggi Manaus accoglie chi desidera vivere questa esperienza: è una miscela vivace tra i ritmi di una grande città e quelli pacati della natura. In città giungono i piroscafi oceanici, poi i battelli più piccoli possono risalire fino alla foce del fiume Huallaga (in Perú) mentre gli Amerindi, con le piroghe, riescono a risalire quasi interamente il rio delle Amazzoni che, in molti tratti, è l’unica via per entrare nella foresta Amazzonica.

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