GIARDINO ACQUATICO IN VASO, COME REALIZZARE UN MINI-POND!

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GIARDINO ACQUATICO IN VASO, COME REALIZZARE UN MINI-POND!

Per avere un giardino acquatico basta un solo vaso e qualche piccola pianta acquatica: le zanzare? Non ci saranno mai più!

Basta un piccolo spazio in giardino o sul terrazzo per allestire facilmente un mini pond, un piccolo lago popolato da piante nane: un giardino acquatico minimo, un gradevole angolo dedicato al relax e alla contemplazione.

Il momento migliore per inaugurarlo è a fine primavera; il mini pond è un giardino poco esigente, di veloce realizzazione e che può darvi molte soddisfazioni, a patto di sceglierne la posizione definitiva subito e con attenzione, perché una volta allestito (a meno che non si tratti di una ciotolina bonsai) sarà pesante e molto difficile da spostare.

E se state pensando che il vostro giardino acquatico attirerà tante zanzare, vi state sbagliando!

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Quella del mini pond è un’idea semplice e veloce da realizzare, che non richiede cure eccessive. L’acqua regala una nuova dimensione agli spazi verdi e il nostro mini laghetto è il luogo ideale per crescere in miniatura ninfee e altre piante acquatiche di dimensioni limitate, regalandoci in giardino o in terrazzo un angolo di freschezza e armonia, particolarmente piacevole nei giorni afosi.

L’immagine dell’acqua di una cascatella o di un laghetto unita al verde delle piante ci regala subito sensazioni di freschezza e armonia, piacevoli soprattutto nei giorni afosi. Ma chi vive in città difficilmente può godere di tutto questo. C’è però una tendenza che da oltremanica sta lentamente prendendo piede anche nel Belpaese, che propone un’alternativa più “domestica” al classico laghetto da giardino: il mini-pond. Si tratta di un giardino acquatico in miniatura che si può creare utilizzando un vaso capiente e le piante adatte.

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La vita in un laghetto è ricca di interesse. Uno specchio d’acqua infatti attira e raduna una moltitudine di specie, vegetali e animali. In un vaso si può cercare di ricreare quel tipo di ambiente. Ma come si crea un mini-pond? Non basta infatti comprare qualche pianta a caso e metterla a bagno… Le cose vanno fatte con attenzione per creare un ambiente ospitale e salubre sia per le piante e persino, se le dimensioni lo consentono, per qualche pesce. Senza cura, il vostro mini-pond potrebbe trasformarsi in poco tempo in una “zuppa” d’acqua stagnante, ben poco decorativa e difficile da gestire.

Il momento migliore per inaugurarlo è il periodo tra maggio e giugno.

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3 sono le regole fondamentali da seguire

  1. Se non avete un giardino dove ospitare il mini pond,assicuratevi che il peso rilevante del contenitore riempito d’acqua, terriccio e piante, sia sostenibile per il solaio del terrazzo a cui l’avete destinato.
  2. Scegliete la corretta esposizione solareper la crescita e la fioritura delle piante:senza le 5/6 ore di sole diretto infatti la ninfea e il loto non fioriranno, mentre nei mesi estivi un’esposizione ai raggi troppo prolungata potrebbe surriscaldare la temperatura dell’acqua e far proliferare le alghe. L’ideale sarebbe sole al mattino e penombra per il resto della giornata.
  3. Non affollate di piante il laghettoma scegliete pochissimi esemplari mescolando specie prettamente decorative e varietà filtranti e ossigenanti dell’acqua – come il millefoglio d’acqua (Myriophyllum) – in modo da ottenere un piccolo ecosistema in equilibrio.

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DOVE METTERE IL MINI-POND

Meglio scegliere un posto dove prende il sole per qualche ora al mattino, mentre al pomeriggio resta in ombra, così d’estate l’acqua non raggiungerà temperature troppo alte.
La posizione del mini-laghetto è molto importante: al sole infatti le piante fioriranno di più, ma d’estate l’acqua potrebbe diventare talmente calda da mettere a rischio i vostri ospiti vegetali e animali. Inoltre il sole accelera la formazione delle alghe, noiose e difficili da eliminare. Allora? Meglio optare per un compromesso: sole diretto al mattino e penombra per tutto il resto della giornata.  Diversamente, senza sole le piante non fioriscono, mentre con un’esposizione totale ai raggi, le alghe prolificano e l’acqua si può surriscaldare.

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CONTENITORE PER IL MINI-POND: ATTENZIONE AL PESO

Prendete un  contenitore, che deve essere impermeabile: il primo consiglio è di scegliere prima la posizione, perché una volta riempito sarà molto difficile da spostare.

Più il contenitore è grande, maggiore è la possibilità di variare le piante della composizione, ma è consigliabile limitarsi a poche specie ben scelte, senza affollare lo stagno, che deve mantenere un habitat biologico salubre. Per vasche capienti è consigliabile fare un calcolo preliminare del peso con cui andranno a caricare la struttura del terrazzo, una volta riempite d’acqua.
Per creare un mini-pond, potete usare mastelli e tinozze in plastica prive di fori, botti e tini opportunamente impermeabilizzati, vasche in pietra, vecchi orci in terracotta verniciata e persino secchi da muratore: devono essere impermeabili, in materiali atossici e resistenti ai raggi UV e, al nord, anche al gelo. Per poter accogliere una certa varietà di piante e qualche pesce, è consigliabile un’altezza media di almeno 50-60 cm ed un diametro di 60-70 cm, ma per un paio di piante acquatiche andrà benissimo anche un secchio o una bella ciotola. Se optate per qualcosa di capiente, prima di acquistare il vostro contenitore verificatene il peso una volta pieno d’acqua.

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PIANTE PER IL MINI-POND
Un mini-pond capiente dovrebbe prevedere tre tipi di piante: galleggianti, sommerse e palustri. Ogni tipologia ha un suo ruolo nel piccolo ecosistema che andrete a creare. Le piante galleggianti danno ombra e rifugio a piccoli pesci, le sommerse ossigenano l’acqua mentre le palustri danno fiori e purificano l’acqua dalle sostanze di scarto. Tutte infine contrastano la crescita delle alghe assorbendo nutrienti dall’acqua. Immancabili le ninfee (esistono anche varietà nane o persino micro a cui bastano 15 cm di profondità) e i loti (sia nani che… enormi!).

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COME COMPORRE IL MINI-POND

Fate un fondo con ghiaia o ciottoli, meglio non usare terriccio altrimenti l’acqua si sporca.

Trovata la posizione riempite con l’acqua, fate piano in modo tale che non si smuova la ghiaia, ovviamente non arrivate fino al bordo…state almeno 10 cm più in basso rispetto al bordo.

A questo punto sistemate le piante: quelle sommerse e le palustri vanno piantate in vasi di plastica o cestelli forati, utilizzando 2/3 di terra argillosa “di campo” e 1/3 fra sabbia non calcarea e terriccio organico.

Per creare microsistema corretto dovete avere piante che ossigenano l’acqua, alcune che purificano dalle sostanze di scarto e quelle galleggianti aiutano a fare ombra.

Scegliete quelle che preferite ma mi raccomando non esagerate, inizialmente vi può sembrare vuoto ma queste piante crescono molto, e devono avere lo spazio giusto.

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Una volta piantate, collocatele sul fondo coprendo però la superficie dei vasi con uno strato di sabbia o ghiaietto. Poi riempite il mini-pond con semplice acqua di rubinetto (puntate il getto verso una delle pareti per smuovere meno possibile il fondo) e lasciate depositare il tutto. NON aggiungete pesci: l’acqua deve “maturare” per una ventina di giorni, prima di poterli ospitare senza pericolo.

Il tocco finale è una protezione in canniccio, che servirà a non far filtrare troppa luce all’interno del giardino acquatico. E per tenere lontane le zanzare ci sono dei piccoli animaletti che vi saranno di grande aiuto.

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I PESCI PER IL MINI-POND
I pesci utili per un mini-pond sono di due specie, entrambi acquistabili in vivai specializzati o nei negozi di acquari:
– gambusie, piccoli pesciolini poco appariscenti ma molto adattabili che si riproducono in fretta e resistono bene all’esterno, avidi di larve di zanzara – Per vasche tra i 30 e i 50 litri
– pesci rossi a forma semplice (non quelli da acquario), robusti ma in grado di crescere fino a 30cm, richiedono dunque spazio e molto acqua – 50-60 litri ad esemplare (ma amano la compagnia!) ed una profondità di 60 cm per sopravvivere al gelo dell’inverno.

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PER PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO
L’idea del mini-pond vi sta conquistando?Prendetevi il tempo che serve: valutate lo spazio che avete a disposizione, guardate le immagini di piante acquatiche e dei loro fiori in Rete. Se il vostro mini-pond non potrà essere molto capiente, scegliete 2 o 3 piante e circondate il vostro mini-pond con vasi di piante che avete già. Pensate anche ad una seduta lì vicino, in modo da poter godere dello spettacolo che vi offrirà: ambientare bene il vostro angolo acquatico lo renderà ancora più decorativo e riposante. Sarà bellissimo anche in giardino, dove attirerà ranocchie e farfalle. Occhio alle piante acquatiche, si “allargano” velocemente (in quel caso, sfoltitele) e i pesci hanno necessità precise che vanno rispettate: basta poco per perdere l’armonia e il relax che il vostro mini-pond dovrebbe invece regalarvi!

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Occorrente:

1 contenitore impermeabilizzato e di medio-grandi dimensioni (altezza di circa 50-60 cm e diametro di 60-70 cm)
4/6 mattoni
del sigillante siliconico

4 litri di compost acquatico
3 cestelli d’alloggiamento per le piante
6 piante acquatiche assortite più 2 piante ossigenanti
ghiaia pulita e ciottoli

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Come procedere

  • Pulite il contenitore prescelto (tinozza di stagno, plastica, mastello, vaso in pietra, in terracotta invetriata o altro materiale reso impermeabile e resistente al gelo) e sigillatene gli eventuali fori di drenaggio. Se il contenitore è molto alto rispetto al suo diametro, inserite alcuni mattoni sul fondo per sollevare le piante al giusto livello. Stendetevi uno strato di ghiaia o ciottoli.
  • Alloggiate le piante sommerse o palustri nei cestelli forati di semina, con uno strato di compost per giardini acquatici e acqua (o un mix di sabbia, terriccio organico e soprattutto terra argillosa) ; ogni cestino dovrebbe ospitare due o tre esemplari.
  • Riempite il contenitore di due terzi d’acqua, avendo cura di non smuovere troppo il fondo col getto.
  • Adagiate delicatamente i cestelli forati sul fondo, mettendo le piante più alte in secondo piano se a ridosso di un muro, oppure al centro della composizione, nel caso di uno stagno con posizione centrale.
  • Ricoprite tutto con uno piccolo strato di ghiaia o di sabbia.
  • Rabboccate gradualmente il livello dell’acqua fino a circa 3 cm dal bordo del contenitore e lasciate depositare il tutto con calma.

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Il trucco della manutenzione

L’inserimento di pompe e giochi d’acqua è la soluzione ideale per uno stagno piccolo, per ossigenarlo e impedire la formazione di ghiaccio nel periodo invernale. In estate è consigliabile cambiare periodicamente una parte dell’acqua e potare le piante più infestanti, come le galleggianti, in modo che non invadano tutto lo spazio. Tenete sempre lo specchio d’acqua sgombro dai detriti morti della vegetazione, per evitare che la loro decomposizione inquini il mini pond. Non lasciate che diventi un ricettacolo di zanzare: se il volume del giardino acquatico lo permette adottate uno o due pesciolini ghiotti di larve (gambusie o pesci rossi); se lo spazio invece è insufficiente ricorrete al solito Bacillus thuringiensis var. israelensis.

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Scegliete varietà adatte a spazio e clima

Tra le piante acquatiche galleggianti (con funzione di schermatura e filtro dell’acqua), sommerse (con azione prevalentemente ossigenante) e palustri (o da riva), anch’esse ottimi biofiltri, sono molte quelle di origine subtropicale che non tollerano le nostre temperature eccessivamente rigide; per questo, in base alla vostra zona climatica, cercate di orientare la scelta su specie endemiche o resistenti al freddo, come la ninfea nana Pygmaea alba,la felce acquatica (Azolla caroliniana), l’erbaccia acquatica (Elodea canadensis), le cultivar di loti nani e le molte varietà di Potamogeton. In ogni caso orientatevi sempre su specie di dimensioni contenute, come il giaggiolo acquatico (Iris pseudacorus), o le varietà nane del papiro (Cyperus Isocladus), della lenticchia d’acqua (Lemna minor), della Pontederia cordata e della Typha minima.

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VIDEO TUTORIAL 

 

Bibliografia

http://www.leitv.it

http://www.fioriefoglie.tgcom24.it

http://www.growtheplanet.com

http://www.codiferro.it