FORME E COLORI

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E’ il verde il colore dominante delle foreste tropicali. Viste dall’alto, dal satellite o dall’aereo le foreste ci appaiono compatte, monocromatiche, ma, non appena l’occhio si avvicina, compaiono pian piano infinite e illimitate gradazioni e tonalità: verde brillante, cupo, chiaro, scuro e sfumato. La foresta non è più omogenea come ci era apparsa. Ogni specie ha il suo colore. Foreste tropicali tagliate dai grandi fiumi gonfi di acque limacciose, marroni, crema o giallo ocra per i sedimenti erosi dalla terre che attraversano. Alberi dalle cortecce lisce e argentee, rugose, levigate o maculate, ognuno diverso dall’altro. Rami contorti, che cercano luce. Dove l’acqua diventa l’elemento dominante, e compie salti tra le rocce, la luce che colpisce le gocce riflette e si scompone formando arcobaleni che tracciano nel cielo archi colorati. E’ grazie agli alberi e alle altre piante verdi che respiriamo, è grazie al lavoro instancabile di fotosintesi che parte del carbonio presente nell’atmosfera viene fissato nel legno e nella cellulosa. Gli alberi consumano anidride carbonica e rilasciano ossigeno e vapore acqueo, la mattina l’umidità si condensa in nebbia che avvolge e nasconde i contorni in un’atmosfera ovattata. La nebbia sale come fosse il respiro della foresta, come fosse un unico grande organismo. La foresta è viva.

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Sarawak’s Lambir Hills National Park