AERANGIS

AERANGIS
Aerangis Rchb.f., 1865 è un genere di piante della famiglia delle Orchidaceae (sottofamiglia Epidendroideae, tribù Vandeae, sottotribù Angraecinae).

CLASSIFICAZIONE CRONQUIST
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù Vandeae
Sottotribù Angraecinae
Genere Aerangis Rchb.f.,1865

CLASSIFICAZIONE APG
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae

DIFFUSIONE

Questo genere comprende circa 60 specie distribuite in Africa tropicale, Madagascar e Isole Comore. Una sola specie si trova nello Sri Lanka e una nelle isole Reunion.

SPECIE
• Aerangis alcicornis (Rchb.f.) Garay, 1972
• Aerangis appendiculata (De Wild.) Schltr., 1918
• Aerangis arachnopus (Rchb.f.) Schltr., 1918
• Aerangis articulata (Rchb.f.) Schltr., 1914
• Aerangis biloba (Lindl.) Schltr., 1915
• Aerangis bouarensis Chiron, 1998
• Aerangis boutonii (Rchb.f.) P.J.Cribb & Carlsward, 2012
• Aerangis brachycarpa (A.Rich.) Durand & Schinz, 1894
• Aerangis calantha (Schltr.) Schltr., 1918
• Aerangis carnea J.Stewart, 1979
• Aerangis citrata (Thouars) Schltr., 1914
• Aerangis collum-cygni Summerh., 1927
• Aerangis concavipetala H.Perrier, 1938
• Aerangis confusa J.Stewart, 1979
• Aerangis coriacea Summerh., 1952
• Aerangis coursiana (H.Perrier) P.J.Cribb & Carlsward, 2012
• Aerangis cryptodon (Rchb.f.) Schltr., 1914
• Aerangis decaryana H.Perrier, 1938
• Aerangis distincta J.Stewart & la Croix, 1987
• Aerangis divitiflora (Schltr.) P.J.Cribb & Carlsward, 2012
• Aerangis ellisii (Rchb.f.) Schltr., 1914
• Aerangis fastuosa (Rchb.f.) Schltr., 1914
• Aerangis flexuosa (Ridl.) Schltr., 1918
• Aerangis fuscata (Rchb.f.) Schltr., 1914
• Aerangis gracillima (Kraenzl.) J.C.Arends & J.Stewart, 1989
• Aerangis gravenreuthii (Kraenzl.) Schltr., 1918
• Aerangis hariotiana (Kraenzl.) P.J.Cribb & Carlsward, 2012
• Aerangis hildebrandtii (Rchb.f.) P.J.Cribb & Carlsward, 2012
• Aerangis hologlottis (Schltr.) Schltr., 1918
• Aerangis humblotii (Rchb.f.) P.J.Cribb & Carlsward, 2012
• Aerangis hyaloides (Rchb.f.) Schltr., 1914
• Aerangis jacksonii J.Stewart, 1978
• Aerangis kirkii (Rchb.f.) Schltr., 1918
• Aerangis kotschyana (Rchb.f.) Schltr., 1918
• Aerangis luteoalba (Kraenzl.) Schltr., 1918
• Aerangis macrocentra (Schltr.) Schltr., 1915apunct1b_1_
• Aerangis maireae la Croix & J.Stewart, 1998
• Aerangis megaphylla Summerh. ex Mildbr., 1937
• Aerangis modesta (Hook.f.) Schltr., 1914
• Aerangis monantha Schltr., 1925
• Aerangis montana J.Stewart, 1979
• Aerangis mooreana (Rolfe) P.J.Cribb & J.Stewart, 1983
• Aerangis mystacidii (Rchb.f.) Schltr., 1917
• Aerangis oligantha Schltr., 1915
• Aerangis pallidiflora H.Perrier, 1938
• Aerangis pulchella (Schltr.) Schltr., 1915
• Aerangis punctata J.Stewart, 1986
• Aerangis rostellaris (Rchb.f.) H.Perrier, 1941
• Aerangis seegeri Senghas, 1983
• Aerangis somalensis (Schltr.) Schltr., 1918
• Aerangis spiculata (Finet) Senghas, 1972
• Aerangis splendida J.Stewart & la Croix, 1987
• Aerangis stelligera Summerh., 1954
• Aerangis stylosa (Rolfe) Schltr., 1915aersplendida
• Aerangis thomsonii (Rolfe) Schltr., 1918
• Aerangis ugandensis Summerh., 1931
• Aerangis verdickii (De Wild.) 1918

Ibridi
Sono stati descritti alcuni ibridi naturali interspecifici:
• Aerangis × chirioana Bellone & Chiron, 2002 (A. biloba × A. kotschyana)
• Aerangis × primulina (Rolfe) H.Perrier, 1941 (A. citrata × A. hyaloides)
nonché i seguenti ibridi artificiali intergenerici:
• ×Aerangaeris (Aerangis × Rangaeris)
• ×Amesangis (Aerangis × Amesiella)
• ×Angrangis (Aerangis × Angraecum)
• ×Diaphanangis (Aerangis × Diaphananthe)
• ×Euryangis (Aerangis × Eurychone)
• ×Summerangis (Aerangis × Summerhayesia)
• ×Thesaera (Aerangis × Aeranthes)


DESCRIZIONE
Il genere comprende specie in massima parte epifite e, in alcuni casi, litofite.
Sono specie di piccole dimensioni a sviluppo simpodiale caratterizzate da foglie obvate, bilobate e carnose di colore verde scuro puntinato di nero.

Hanno fusti carnosi a crescita monopodiale di colore verde-grigiastro, su cui crescono lunghe foglie alternate, spesse, verde scuro, che solitamente presentano numerosi puntini argentati, con portamento leggermente prostrato.
I fiori, di colore dal bianco al giallo, sono riuniti in infiorescenze racemose e si caratterizzano per la presenza di un rostello allungato, uno sperone anch’esso allungato e due pollinii.

Come quasi tutte le Angrecoidi profumano durante le ore notturne.
In primavera o in autunno producono una lunga infiorescenza che porta numerosi fiori tondeggianti, profumati, di colore bianco, crema o rosa chiaro, che portano un lungo sperone.
I fiori si sviluppano su steli penduli lunghi dai 10 ai 40 cm che spuntano dalle ascelle fogliari e portano dai 7 ai 20 fiori bianchi e piacevolmente profumati. I fiori sono costituiti da lunghi speroni contenenti nettare a cui gli insetti si aggrappano per banchettare: al tramonto e per tutta la notte, infatti, i fiori emanano un piacevole profumo che richiama gli insetti impollinatori dotati di una lunghissima spirotromba capace di arrivare fin dentro gli speroni.

Le dimensioni contenute delle piante le rendono adatte alla coltivazione su corteccia.


COLTIVAZIONE

Esposizione
La luce deve essere moderata come per le Phalaenopsis, ma leggermente più intensa. Un posto molto luminoso ma non raggiunto dai raggi diretti del sole soprattutto in estate è l’ideale.

Temperature
Temperature intermedie sono l’ideale e quindi: in autunno/inverno le temperature minime non dovranno scendere al di sotto dei 12 14°C le diurne dovranno essere compre tra i 16 18°C, mentre in primavera-estate le temperature diurne ideali saranno comprese tra i 25 massimo 30°C.In estate se le temperature esterne sono molto elevate è bene lasciare l’orchidea all’interno delle abitazioni poichè l’esposizione ad alte temperature potrebbe provocare uno shock con conseguente deperimento della pianta. Il discorso è analogo anche per le basse temperature, il genere Aerangis, infatti, non tollera nè le temperature troppo basse nè quelle troppo alte.
Per un migliore sviluppo necessitano di un buon ricambio d’aria.

Annaffiature
In base al tipo di coltivazione cambiano le modalità d’innaffiatura, pertanto, se si coltiva su zattera occorrerà bagnare giornalmente mentre se si coltiva in bark le innaffiature andranno effettuate quando il substrato sarà quasi asciutto. Questo genere di orchidea tollera brevi periodi asciutti mentre i ristagni d’acqua come per tutte le orchidee sono mal tollerati. In inverno, soprattutto se la pianta ha appena terminato la fioritura, le temperature dovranno essere mantenute fresche e le innaffiature dovranno essere ridotte per circa due mesi. Da marzo a novembre annaffiare regolarmente, mantenendo il substrato sempre leggermente umide, ma non zuppo; da dicembre a febbraio diminuire leggermente le annaffiature, fino a che non si nota lo sviluppo dei germogli primaverili. Vaporizzare spesso la pianta, utilizzando di preferenza dell’acqua demineralizzata.

Aerangis hyaloides

Umidità
L’umidità è gradita soprattutto in primavera ed estate quando le temperature sono elevate mentre in autunno/inverno, quando le temperature sono più fresche, l’umidità potrebbe causare problemi e malattie crittogame in quanto l’acqua sulle foglie tarderebbe ad asciugare generando così problemi di marciumi, batteriosi ecc.
Gradisce le vaporizzazioni deve essere associata anche una buona circolazione d’aria altrimenti ambienti troppo umidi e mal ventilati oltre a generare malattie crittogame porterebbero la proliferazione di determinati parassiti.

Consiglio: in primavera/estate vaporizzate giornalmente soprattutto se le temperature sono elevate mentre in autunno/inverno evitate le vaporizzazioni che potrebbero far ristagnare acqua tra le ascelle fogliari generando marciumi.

Concimazioni
Ogni 20-25 giorni aggiungere all’acqua delle annaffiature una piccola dose di concime specifico per orchidee. Concimare dalla primavera alla fine dell’estate con un concime bilanciato mentre durante l’autunno e soprattutto in inverno non concimare. Dimezzate le dosi di fertilizzante indicate sull’etichetta del prodotto.

Substrato
Queste piante in natura sono epifite, crescono quindi sul tronco degli alberi, per riprodurre le condizioni naturali in terrario si utilizza un substrato costituito da corteccia tritata abbastanza finemente, da pezzetti di spugna o polistirolo e da sfagno. Le piante vanno rinvasate abbastanza spesso, almeno ogni 2-3 anni, poiché tendono a produrre nuovi fusti e nuove radici, fino a riempire tutto lo spazio a disposizione.
La coltivazione su zattera è molto indicata, ma in alternativa questa orchidea può essere coltivata anche in solo bark di pezzatura medio-piccola.
In primavera è possibile dividere i cespi, rinvasando i nuovi germogli che crescono a lato della pianta originaria. Queste porzioni di pianta vanno subito rinvasate singolarmente e coltivate come piante adulte.


Parassiti e malattie
Prestare attenzione al marciume radicale e alla cocciniglia.

SPECIE DI AERANGIS ADATTE AL TERRARIO

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Aerangis biloba
(Lindley) Schlecter, 1915

Sinonimi
Angorchis biloba (Lindl.) Kuntze 1891 – Angraecum apiculatum Hooker 1845 – Angraecum bilobum Lindley 1840 – Rhaphidorhynchus bilobus (Lindl.) Finet 1907.

Descrizione

E’ una piccola e deliziosa angraecoide epifita, originaria dell’Africa tropicale occidentale “Zanzibar”, vive nelle zone boscose a 7-800 metri d’altezza, ma colonizza anche aree coltivate a caffé. Questa specie a sviluppo monopodiale, forma piccoli ceppi di foglie obovate, bilobate e carnose, di colore verde scuro con piccole punteggiature nere. Lungo racemi penduli lunghi da 10 a 40 centimetri, in inverno/prima primavera, spuntano da 7 a 20 fiori bianchi, di 2.5 centimetri, cerosi, durevoli e profumati durante la notte.

Coltivazione

Questa orchidea è molto duttile e si adatta facilmente ad eventuali stress causati da periodi asciutti, perché è dotata di un esteso apparato radicale che scende e si confonde con gli steli fiorali vecchi, che hanno la caratteristica di formare nuove piante ai loro apici.
Questa specie africana non richiede particolari periodi di riposo vegetativo e quindi può essere coltivata in ambiente caldo intermedio ad umidità costante, durante tutto l’anno.
Aerangis biloba vive bene sia in vaso con composto di corteccia di pino, sia su zattera di sughero o tronchetto di legno ruvido e duro d’acacia.
E’ utile ricordare che questa orchidea cresce bene in ambiente ventilato e non sopporta substrato di coltura fradicio, ama una periodica fertilizzazione con concime solubile in acqua, 20-20-20, ogni 20 giorni – 0,5 grammi per litro d’acqua.
In coltivazione non subisce particolari attacchi da agenti patogeni, è sufficiente proteggerla da attacchi fungini e/o da possibili colonizzazioni di cocciniglie, lumache, chioccioline e formiche, usando prodotti poco nocivi.

AERANGIS CITRATA
(Schlechter, 1914)

SINONIMI
Aerobion citratum Sprgl. 1826;
Angorchis citrata O. Ktze. 1891;
Angraecum citratum Thou 1822;
Rhaphidorhynchus citratus Finet 1907

ETIMOLOGIA
L’etimologia del nome “citrata” deriva dal latino e significa “color limone”. Precedentemente conosciuta come Angraecum citratum.

DIFFUSIONE
Questa orchidea di piccole dimensioni, 10-15 cm proviene dal Madagascar.

DESCRIZIONE
Possiede radici molto fini poste su di un corto fusto. Le foglie verde scuro sono ellittiche e sottili. Apprezza la penombra e fiorisce in primavera, estate e autunno su steli penduli che portano fino a 25 fiori. I fiori sono bianchi, grandi 2 cm di aspetto ceroso, molto profumati dal vago aroma di limone.
L’altezza media del tronco è di circa 6 cm., e porterà 6-8 foglie. Le foglie sono lunghe circa 8-12 cm e 2,5-4 cm di larghezza.


HABITAT
Questa orchidea si rinviene fra muschi nelle foreste sempreverdi umide, in prossimità di corsi d’acqua, laghi, pozze, ecc. posti su piccoli rami o tronchi di piccoli alberi ad altitudine di 1500 s.l.m.
Risulta essere una specie molto adattabile a diversi climi, l’importante è che sia sempre presente una certa umidità.


COLTIVAZIONE
Aerangis citrata è una pianta molto facile da coltivare. Molto ricercata dai terroristi sempre alla ricerca di mini orchidee da impiantare nel proprio terrario. Una pianta sana e tenuta in perfette condizioni è in grado di fiorire 2-3 volte all’anno e produrrà numerose infiorescenze con ben 15-20 fiori. La loro coltivazione ideale è appesa ad un pezzo di corteccia di sughero, dove l’acqua delle nebulizzazioni possa scorrere velocemente tra le foglie e i fusti senza ristagnare. Questa collocazione permette anche allo stelo dove sono posti i fiori di pendere liberamente. Durante la stagione calda, dalla tarda primavera ad inizio autunno, le Aerangis citrata devono essere annaffiate ogni giorno. Quando invece le temperature tendono a calare queste orchidee vanno solo nebulizzate e annaffiate due o tre volte alla settimana. Vanno collocate in posizioni di penombra e mai sotto la luce diretta delle lampade, le foglie, infatti, sono larghe e abbastanza sottili e si bruciano abbastanza facilmente e la pianta si disidrata abbastanza facilmente. Il substrato dovrà essere molto permeabile in modo che l’acqua delle annaffiature scorra via velocemente, lasciando le radici umide ma non zuppe d’acqua, cosa che favorirebbe sicuramente il marciume delle stesse.
Andrà fertilizzata, per tutta la primavera, estate ed inizio autunno con un fertilizzante standard per orchidee. Un fungicida adatto andrebbe applicato ogni tre o quattro settimane.

AERANGIS CLAVIGERA
(H. Perrier, 1938)

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DIFFUSIONE
Madagascar

DESCRIZIONE
Piccola pianta, di dimensioni non superiori ai 15 cm. Molto fiorifera, i fiori sono di piccole dimensioni, all’incirca 1 cm.

Aerangis fuscata