ACQUASCAPING: LO STILE NATURALE

ACQUASCAPING: GUIDA ALL’ALLESTIMENTO DELL’ACQUARIO D’ACQUA DOLCE

GUIDA ALL’UTILIZZO DI STILI E CONCETTI

STILE NATURALE

 

Lo stile “NATURALE” è l’ideale per chi si cimenta per la prima volta nell’allestimento di un acquario d’acqua dolce. Nel paesaggio naturale si utilizzano legni naturali, rami e rocce per dare risalto al layout e questi forniscono flusso e direzione alla composizione generale. Le piante epifite vengono coltivate sull’hardscape (materiali inerti: rocce, legni) mentre per il primo piano vengono usate piante tappezzanti. La scelta di un mix di piante tappezzanti diverse per il fondo dell’acquario potrebbe far sembrare l’insieme difficile da controllare e coltivare ma nella realtà sono tutte piante facili da mantenere. Come piante epifite sono state usate delle felci (Microsorum pteropus) e dell’Anubias barteri nana.


ACQUARIO

Le dimensioni della vasca devono corrispondere alle dimensioni dell’hardscape usato, come legni e rocce. Se si hanno a disposizione solo rami e legni piccoli bisognerebbe iniziare con delle vasche di piccole dimensioni. Per un buon layout quindi serve abbinare bene dimensioni della vasca e tipologia di arredamento. Si possono realizzare ottimi paesaggi sia con acquari molto piccoli che con grandi vasche. Ricordatevi che sovente potrebbe essere molto più costoso l’arredamento della vasca quindi prima di pianificare un layout simile fate attenzione al vostro budget a disposizione. Vi ricordo che quello che fa del vostro acquario un vero acquascaping non riguarda tanto le dimensioni della vasca ma ciò che è contenuto all’interno di essa. Gli acquari piccoli e ben arredati hanno un impatto visivo migliore di grandi acquari, semivuoti.Picture

ILLUMINAZIONE

Utilizzando piante di facile coltivazione non è necessario utilizzare una forte illuminazione. Se però non utilizziamo plafoniera ad alta intensità luminosa dobbiamo orientarci per le piante tappezzanti sul fondo, di piante poco esigenti in fatto di illuminazione come ad esempio Marsilea crenata o Cryptocoryne parva. Bassi livelli di intensità luminosa rendono più agevole la gestione complessiva dell’acquario. Avremo meno problemi con la crescita delle alghe e con tassi di crescita più lenti, avremo potature delle piante meno frequenti.

SUBSTRATO

L’utilizzo di un substrato fertile di qualunque marca può favorire un notevole sviluppo del tappeto erboso sul fondo della vasca. Mentre l’utilizzo di sabbia inerte può essere fatto in zone dove non vogliamo far crescere delle piante e ci servirà unicamente per creare un contrasto cromatico.

CO2

L’anidride carbonica CO2, va utilizzata nel caso usassimo piante (tappezzanti o a stelo) colorate. La CO2 conferisce alle piante, sopratutto a quelle rosse, una colorazione brillante e vivace, creando un bel contrasto con le piante verdi. Molte piante come la Felce di Java (Microsorum pteropus) o l’Anubias barteri crescono bene anche senza l’utilizzo di anidride carbonica. Tuttavia l’acquascape ci impiegherà molto più tempo a svilupparsi e a crescere.

FILTRAGGIO

Un buon filtraggio garantisce una buona distribuzione di CO2 in tutto l’acquario, favorendo così la crescita di tutte le piante presenti in vasca.

FERTILIZZAZIONE

Un programma di fertilizzazione più leggero corrisponde alle necessità primarie delle piante epifite presenti. Un equivalente di 1/4 del dosaggio prescritto sulla confezione è il valore ideale per queste piante dalla crescita molto lenta.

ACQUASCAPE

Una buona selezione di legni e rocce rende l’acquascape più completo. Pochi legni rendono il paesaggio spoglio e incompleto. Più legni e più rocce garantiscono più opzioni e più soluzioni. Le piante crescendo tenderanno a nascondere l’hardscape presente e quindi questo farà da cornice al nostro quadro vivente, dando volume al layout. L’hardscape è la spina dorsale di tutto l’arredamento. Con le rocce, bisognerà creare delle composizioni che non dovranno superare 1/3 dell’altezza della vasca, queste offriranno ulteriore opzioni per la realizzazione dell’acquascape. Come detto il budget da utilizzare per creare questo acquascape può a volte risultare importante ma garantirà la buona o meno riuscita del nostro paesaggio acquatico.

AQUALIFE

Per quanto riguarda la fauna da inserire in una vasca arredata in stile “naturale” la scelta è vastissima. Dai Cardinale (Paracheirodon axelrodi) ai Neon (Paracheirodon innesi), dagli Hemigrammus agli Hyphessobrycon, dalla Rasbora arlecchino (Harlequin Rasbora) ai Danio Rerio, la scelta è veramente vastissima. Naturalmente quasi tutti questi pesci vanno tenuti in branchi numericamente adatti ad essere ospitati nella propria vasca. Più è grande l’acquario maggiore sarà il numero di pesci ospitabile. Eviterei però il classico “fritto misto”, e cioè, pochi pesci di tante specie. Meglio uno o al massimo due branchi numerosi di pesci che renderanno l’acquario vivo e vivace con il loro incessante movimento.

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