Contrariamente alla maggior parte dei terrari per rettili, è possibile e spesso raccomandato di mettere delle piante in un terrario per anfibi. Le piante costituiscono una componente essenziale dei terrari destinati alle Dendrobates e di norma a tutte le rane tropicali. Una delle maggiori soddisfazioni che si hanno nell’allevamento dei Dendrobatidi, oltre naturalmente alla gioia di mantenere e far crescere questi splendidi animali, è la possibilità di ricreare fantastici terrari-biotopo con piante tropicali come bromelie, orchidee, felci e rampicanti, difficili da mantenere nei nostri climi temperati o anche solo in appartamento.
Oltre al lato decorativo innegabile che permette, tale una finestra sulla giungla, di portare un po’di espatrio nei nostri appartamenti; esistono numerose ragioni per utilizzare piante nei nostri terrari. Il principale interesse dell’uso di piante è che permettono di ricreare dei condizioni simili al biotopo d’origine dei nostri amati animali. Infatti, le dendrobates sono animali molto timidi che gradiscono rifugiarsi ad ogni allarme. All’interno di un terrario, le piante procureranno loro numerosi ripari… In cattività, sembra che le rane rassicurate da una vegetazione abbondante diventano allora molto meno discrete. Inoltre, alcune piante svolgono un ruolo basilare nella vita e nella riproduzione delle stesse. Infatti, nella natura, le poison dart frog, in particolare le piccole specie arboricole (ventrimaculatus, imitator, pumilio, etc.), si riparano e si riproducono soprattutto al riparo dagli strati delle Bromeliacee.
Sono sicuro, che questi compiti possono essere sostituiti molto bene da semplici piante artificiali ma le piante vive entrano in gioco nella regolazione biologica e partecipano al mantenimento di un equilibrio all’interno dei terrari. In effetto, le piante permettono, in collaborazione con i piccoli animali (batteri, earthworms, woodlices, collemboli…), di eliminare e controllare la concentrazione di alcuni composti chimici suscettibili di accumularsi nei nostri terrari. Ad esempio, le numerose deiezioni delle nostre dendrobates possono generare dei pericolosi tenori di nitrati. Piante verdi a crescita relativamente rapida (Ficus, Scindapsus, Schefflera, Philodendron, Chlorophytum…) consumeranno facilmente queste sostanze nocive per i nostri animali preferiti. Anchè, la forte evaporazione generata da vere piante contribuisce a mantenere le buone condizioni igrometriche all’interno del terrario.
Tuttavia, la presenza di piante vive in un terrario genera alcune costrizioni. Sembra, secondo gli importanti allevatori di Dendrobates, che sia molto difficile mantenere l’integrità della vegetazione in uno stato perfetto. In effettI, le rane hanno una pelle e questo molto permeabile proibisce l’utilizzo di concime e di prodotti fitosanitari (insetticidi, acaricidi, fungicidi, ecc.). Gli insetti ed altri parassiti pongono soltanto poco problema poiché i dendrobates sono di veri “sterminatori”. Però, alcune piante, in particolare quelle a crescita rapida, avranno tendenza col tempo ad accusare carenze minerali soprattutto se utilizzate dell’acqua calcarea i. Queste carenze diventano difficili da correggere in queste condizioni. Tuttavia, in un terrario nel quale si è sicuro che le rane non possono entrare in contatto con l’acqua che passa del substrato, ci si può permettere di utilizzare palline di concime a liberazione lenta povera in azoto mescolato al substrato in una debole proporzione (ad esempio, concime tipo 9 mesi a ¼ del dosaggio prescrivono). Si potrà fare allo stesso modo, per le piante situate in posizioni sistemate sulle pareti verticali.
Ma nelle condizioni limitate particolarmente calde e umide di un terrario tropicale, il principale nemico delle piante rimane i funghi e putrefazioni (Botrytis, Pythium, Phytophtora, Fusarium…). Alcune specie si rivelano essere particolarmente sensibili alle muffe (Asplenium, Begonia, Saintpaulia…). Solo alcune precauzioni sono possibili per evitare di essere superato da questo tipo di problema. È possibile favorire l’aerazione del terrarium ad esempio utilizzando come estrattore un mini-ventilatore a 12 volt recuperato su un vecchio PC. Occorrerà anche procedere a pulizie regolari ad eliminare gli eventuali strati attaccati per limitare la propagazione dei funghi patogeni.
Trattare qui tutte le specie coltivabili in terrario richiederebbe troppo spazio per cui mi limiterò ad indicare quelle più adatte a riprodurre la foresta pluviale abbellendo i nostri terrari.
L’elenco delle piante utilizzabili in un terrario tropicale umido è lungo e differenziata. In effetti, si contano molte centinaia di specie utilizzate dai dilettanti di Dendrobatidi nel mondo: Broméliacee ed altre piante della flora sud-americana, piante originarie di regioni tropicali diverse, muschi & felci, piante acquatiche e palustri, ecc. Ma la scelta della vegetazione di un terrario bisogna tener conto di alcuni parametri importanti come la dimensione della vasca, il tipo d’illuminazione, la ventilazione, la natura del substrato, la posizione all’interno del terrarium, la velocità di crescita della specie, ecc..
Molte piante raggiungono dimensioni grandi, poco compatibili con lo spazio limitato di un terrario.
Per esempio, si eviterà di mettere una pianta che raggiungerà rapidamente 60 a 80 cm in un terrario di 40 cm. Lo stesso, una specie épifita (che spinge in altezza e va fissata sui rami, le rocce…) non sopporterà di restare in un substrato rammollito in modo permanente. Attenzione anche, numerose piante hanno bisogno di un’illuminazione abbondante.
La taglia e l’altezza di una teca condizionano quindi anche il tipo di piante che vi si possono coltivare; una volta individuata un’essenza adatta e che ci piaccia, bisogna trovare la giusta sistemazione. Un terrario poco sviluppato in altezza potrà essere suddiviso in due zone: fondo e pareti. Sul fondo collocheremo principalmente piante che non soffrono il ristagno d’acqua o con necessità di luce limitata come muschi, sfagni e piante rampicanti a crescita strisciante, mentre sulle pareti e sui tronchi andremo a sistemare tutte quelle piante con radici sensibili al ristagno d’acqua come le epifite, i rampicanti e tutte quelle specie con necessità di luce elevata.
In un terrario molto sviluppato in altezza possiamo distinguere tre zone: fondo, pareti a mezza luce, pareti a piena luce. Sulle pareti a piena luce posizioneremo piante epifite con necessità di luce elevate come bromelie e orchidee, sulle pareti a mezza luce, che occupano la fascia centrale del terrario, andranno posizionate piante con necessità luminose medie, come le felci rampicanti ed alcune bromelie, mentre, visto che la zona di fondo resta molto in ombra, sono veramente poche le piante che vi possono vivere e pertanto si consiglia un fondo di muschio o foglie secche con felci che richiedono poca luce.
Per alcuni, la diversità delle piante che possono adattarsi alle condizioni che regnano in un terrario tropicale permettono possibilità infinite di messa in scena. Per altri, potrà complicare la scelta. Fra le piante più utilizzate e relativamente facili da trovare nei gardencenters e presso il vostro fiorista, si possono citare alcuni gruppi come le piccole specie di Broméliacee (Neoregelia, Vriesea, Guzmania, Tillandsia), le felci tropicali (Asplenium nidus, Nephrolepis, Pteris…), il lianes ed altre piante rampicanti (Scindapsus pictus, Ficus pumila, Philodendron…), i muschi (Sphagnum, Leucobryum…), i begonia e viole africane (Begonia rex, Saintpaulia), le orchidee (Dendrobium, Cymbidium…), le piante carnivori, le piante acquatiche esotiche (Vesicularia dubyana, Anubia ‘Nana’), ed altre piante d’appartamento d’origine tropicale.
Ecco un elenco (incompleto) di alcuni tipi di piante utilizzabili per il terrario tropicale
Muschi ed epatiche: la sopravvivenza di muschi ed epatiche è strettamente legata alle condizioni climatiche e di illuminazione della teca. Da evitare nel modo più categorico i muschi nostrani: si tratta di Briofite che necessitano di climi freddi e umidi , come anche di periodi più secchi, quindi non sono assolutamente adatti ad un terrario dai parametri climatici piuttosto stabili. Una possibile soluzione è costituita dall’uso di muschi esotici da fissare sulle pareti di Epiweb, in particolare Vesicularia dubyana (muschio di Giava) o specie simili provenienti dai tropici. E’ bene rammentare che la crescita delle Briofite non è velocissima e si pone in essere se la combinazione di luce e umidità è confacente alla specie.
Felci: sono reperibili in commercio moltissimi generi e specie di felci epifite utilizzabili per ricreare un’ambientazione tropicale nel terrario destinato alle rane. Purtroppo la maggior parte delle specie più rare è reperibile solamente in alcuni siti nordeuropei specializzati in “terraristica rainforest” . Nei vivai italiani, tuttavia, è comunque possibile reperire qualche pianta da utilizzare nei terrari per Dendrobates
Felci epifite relativamente comuni in commercio nel nostro paese:
Asplenium nidus-avis ( utilizzabili gli esemplari giovani)
Microsorium diversifolium ( ottima pianta per terrari medio-grandi)
Microsorium petropus ( ottima pianta facilmente reperibile nei negozi di acquari)
Microsorium musifolium ( ottima pianta utilizzabile solo in terrari grandi)
Nephrolepis cordifolia ( adatti gli esemplari giovani o le forme “dwarf”)
Bromelie: anche per quanto riguarda la famiglia delle Bromeliaceae, vale il medesimo discorso fatto per le felci: in Italia le specie botaniche di gran pregio sono di difficile reperibilità. Nei vivai locali è possibile trovare i consueti cultivar di produzione olandese poco adatti all’utilizzo per fini terraristici. La maggior parte delle Bromelie provenienti dalla produzione florovivaistica nordica viene fornita in stadio di fioritura, risultando quindi nella fase conclusiva della propria vita. Forniamo comunque un elenco delle poche specie reperibili utilizzabili in qualche misura nei terrari.
Bromeliaceae di produzione olandese utilizzabili per il terrario:
Neoregelia schultesiana “fireball” ( la più adatta tra le Bromelie “commerciali”)
Neoregelia carolinae ( adatta a terrari medio-grandi)
Vriesea spendens ( l’unica specie botanica potenzialmente utilizzabile, tra una produzione immensa di cultivars non adatti)
Tillandsia dyeriana ( specie di foresta pluviale molto adatta all’utilizzo in terrario)
Cryptanthus sp. ( piccole Bromelie terrestri o epifite,molto indicate per la coltivazione in terrario umido tropicale)
Nidularium innocentii ( pregiata bromelia simile a N. carolinae, non facilmente reperibile)
Canistropsis billbergioides ( occasionalmente reperibile in commercio)
Come fissare le epifite sui materiali di arredo: per fissare le piante epifite ai materiali di rivestimento delle pareti o sui legni d’arredo possono essere usate le comuni fascette per elettricisti: si introduce un po’ di muschio o sfagno tra le radici delle piante e il supporto e si fissa il tutto con una fascetta, avendo cura di non stringere all’eccesso. Dopo qualche tempo, le piante inizieranno a produrre nuove radici stabilizzandosi. Durante la fase successiva al posizionamento delle piante, è opportuno mantenere un buon tasso di umidità unito ad una buona illuminazione. Inserire la vegetazione prima di introdurre gli animali, in modo da poter verificare l’attecchimento delle piante e eventualmente apportare delle modifiche, laddove necessario.
Piante rampicanti e altre specie botaniche utilizzabili in terrario: molte specie
botaniche di gran pregio sono reperibili nei vivai nordeuropei. Dovendoci affidare al vivaismo nostrano, sarà comunque possibile acquistare ed utilizzare alcune rampicanti finalizzate al rivestimento delle coperture delle pareti. Le specie per il terrario di dimensioni contenute o medie non sono molte, comunque riportiamo quelle più facilmente reperibili a prezzi contenuti.
Rampicanti per il terrario umido tropicale:
Ficus repens ( una delle specie più in uso, crescita rapida, molto adattabile)
Philodendron scandens( ottima pianta , non la più veloce nella crescita ma di buon effetto)
Scindapsus aureus (il comune “Pothos”, di poco pregio ma utile)
Altre piante utilizzabili per il terrario umido tropicale:
Fittonia werschaffeltii ( pianta di facile adattabilità, presente in commercio con vari
cultivars)
Peperomia sp. ( alcune specie adatte al clima caldo-umido)
Pilea sp. ( alcune specie adatte al clima caldo-umido)
Spatiphyllum sp. ( i giovani esemplari sono adatti ai terrari di medie dimensioni)
Tradescantia sp. ( piante molto adattabili, in qualche misura adatte al terrario tropicale)
Conclusioni: abbiamo fornito un elenco comprendente alcune specie reperibili in commercio. Ovviamente la scelta delle specie vegetali potrebbe rivelarsi molto più ampia, ma dipende soprattutto dall’offerta dei vivai locali. L’allestimento di un terrario “rainforest” più elaborato comporta comunque la scelta di specie vegetali non reperibili in Italia ma solamente presso vivaisti e produttori del mercato tedesco e olandese. Partendo comunque da un allestimento e una vegetazione “di base” risulterà possibile ricreare delle condizioni di allevamento ottimali , ottenendo inoltre un buon effetto visivo tramite un’adeguata sistemazione della vegetazione e degli arredi.
La disponibilità di piante da finalizzare all’uso terraristico ,lo abbiamo spesso ribadito, in Italia è alquanto scarsa. La situazione nazionale è quella che è: piante provenienti per la maggior parte dalla grande distribuzione olandese, in alternativa: vivai ridotti a meri mercatini delle cianfrusaglie più disparate, compresa oggettistica d’arredamento per esterni come per interni.
La stragrande maggioranza delle Bromelie è costituita quasi sempre da piante clonate di dimensioni medio-grandi, per lo più Vriesea , Guzmania , Aechmea e Tillandsia. Se si è particolarmente fortunati può capitare di imbattersi in qualche esemplare di Cryptanthus sp. Oppure in Neoregelia “fireball” , ma difficilmente altro. Per quanto riguarda le felci, a volte capita di trovare qualche specie inusuale, anche se la maggior parte dell’offerta gravita quasi sempre attorno ai generi Nephrolepis e Pteris . Tra le piante di piccole dimensioni, può capitare di imbattersi in qualche Peperomia , Pilea,, Fittonia e simili, comunque organismi vegetali che potrebbero tornarci utili laddove necessario utilizzare piante dalla crescita contenuta in altezza. Vediamo di seguito di fornire un elenco delle specie botaniche più utili al nostro fine e relativamente facili da reperire nei garden italiani , almeno in quelli un minimo forniti.
ECCO UNA LISTA (INCOMPLETA) DI 500 PIANTE ADATTE AL TERRARIO TROPICALE
Achyrostachis sp
Acorus
– gramineus pusiles
Actiniopteris
– australis
Adiantum
– falcatum
– hispidulum
– pedatum
– peruvianum
– pubescens
– raddianum
– tenerum
– tinctum
Aechmea
– bambusoides
– bracteata
– brasssicoides
– bromelifolia
– calyculata
– chantinii
– chlrophylla
– comata
– distichanta glaziovii
– filicaulis
– mexicana
– morgana
– pectinata
– recurvata
Aeschynomene
-fluitans
Aerangis
– citrata
– fastuosa
– fuscata
– kirkii
– luteoalba
– pumilum
Aerides crassifolia
Aeschynanthus sp.
Aglaonema
– commutatum
Alocasia
– amazonica
– cuprea
– grandis
– longiloba
– macrorhiza
– X ‘Black Velvet’
– X ‘Corozon’
– X ‘Elaine’
Alsobia
– dianthiflora
Alternanthera
– ficoidea
Ananas
– bracteatus tricolor
Andrelopsis
– skinneri
Anemia
– adiantifolia
Angiopteris
– lygodiifolia
Angraecum
arachnites
– chevalieri
– erectum
– rutenbergianum
Anthurium
– hortulanum
– scandens
Antigonon
– leptorus
Anubias
– barterii
– laniolata
– nana
Aponogeton sp
Arachniodes
– simplicior
Argostemma sp.
Aristolochia
– elegans
– fimbriata
– littoralis
– tormentosa
Asarina
– erubescens
– scandens
Asarum
– maximum
Asparagus
– plumosus
– setaceus
Aspasia
– principissa
Asplenium
– antiquum
– daucifolium
– nidus
– trichomanes
Aucuba sp
Barbosella cogninuxiana
Barkeria sp
Baskervilla
– auriculata
Begonia
– bowerae
– ‘Fire Flash’
– longiciliata
- maculata
-
B. microsperma
- – ‘Rex’
– ‘Tiger’
Bilbergia
– amoena
– nutans
– pyramidalis
– zebrina
Blechnum
– brasilense
– gibbum
– penna-marina
Brasenie
– schreber
Briophytum
– sensitivum
Bromelia agavifolia
Bulbophyllum
– forcinator
– membranaceum
– ornatissimum
- puditum
Bulbophytum Sensitivum
Bulbosa sp
Caladium
– picturatum
Calathea
– concinna
– lancifolia
– ornata
– ‘Pink Aurora’
– roseo-picta
– vittata
– zebrina
Cataopsis
– berteroniana
Cattleya
– aclandiae
Ceratopteris
– thalictroides
Ceropegia
– sandrisonii
– woodii
Chamaeangis
– harrotiana
Chlorophytum
- – amaniense
-
– bichettii
– comosum
Cirrhopetalum jacobsoni –mastersianum
Cissus
– antartica
– discolor
– quercifolia
– rombifolia
– rotondifolia
Clitoria ternatea
Codiaeum variegatum
Coelogyne sp
Coffea arabica
Columnea sp
” purpureovittata
Comparettia speciosa
Cordyline compacta – terminalis
Cryptanthus acaulis
– bivittatus
– fosteranus
– zonatus
Cryptocoryne bercketti
– petchii
– wendtii
– willissii
Cynura sp
Cyrtomium sp
Darlingtonia californica
Davallia mariesii
– pentaphylla
– trichomanoides
Dendrobium bracteosum
- compactum
Dendrochillum cabbianum
Diastema vexans
Dicranum sp
Dieffenbachia sp
Dionea muscipula
Dioscorea bulbifera
Dischidia nummularia
– pectenoides
Dizygotheca elegantissima
Dracaena compacta
– sanderiana
– surculosa
Drosera burmannii
- capensis
- capillaris
– spathulata
Dryopteris filix-mas
Echinodorus bleheri
– magdalenensis
Eichornia crassips
Elaphoglossum peltatum
Elodea canadensis
Epipendrum porpax
Episcia cupraeata
– dianthiflora
Erasanthe henrici
Erythrodes peleacea
– speciosa
Ficus benjamina
– densifolia
– laurifolia
– longifolia
– pumila
– pumila ‘Minima’
– pumila ‘Variegata’
– quercifolia
– radicans
– retusa
– sagittata
Fittonia sp
– verschaffeltii
Fosterela rusbyi
Gastrochilus formosanum
– intermedium
Gaultheria procumbens
Geoganthus ciliatas
Geogenanthus undulata
Gesneriad sp
Gibasis geniculata
Gomesa crispa
Goodyear pubescens
Guzmania amaranth
– angustifolia
– berteronia
– besseae
– devansayana
– inexpectata
– lance
– lingulata
– melinonis
– musaica
– ‘Orangeade’
– sanguinea
– wittmackii
– X ‘Cherry’
Haraella retrocalla
Hedera helix
Heliamphora Minor
Hemigraphis colorata
Hemionitis arifolia
Hibiscus denisonii
Hoenbergia augusta
Hoffmania bullatus
Hoffmania roelzii
Houeana miniprimi
Howea forsteriam
Hoya multiflora
Humata tyermanii
Hydrocleys nymphoides
Hydrocotyle leucophala
– ranunculoides
Hygrophyla angustifolia
Hypoestes phyllostachya
– sanguinolenta
Ipomea ochracea
Iresine herbstii
Isabelia virginalis
Kefersteinia costaricense
- graminea
– lactea
Kohleria hybrid
Laelia litofite
-harpophylla
Lecanopteris crustacea
Lemna minor
Lemmaphyllum microphyllum
Lepanthes acarina
Lepanthes calodictyon
- – mariposae
– samacensis
– barbelifer
Leucobryum glaucum
Lilaeopsis brasiliensis
Lonopsis paniculata
– utricularioides
Ludisia discolor
Ludwiglia grandiflora
Lycopodium sp
Lygodium japonicum
Lysimachia nummularia
– nummularia ‘Aurea’
Maranta bicolor
– leucoreura
Marcgravia species.
Marsilea quadrifolia
Masdevallia attenuata
– lata
– minuta
– nicaraguensis
– weberbaueri
Maxillaria lehmani
– uncata
Medinilla sp
” sedifolia
Merremia umbellata
Michella repens
Microgramma nitida
Microlepia speluncae
Micropteris sp
Microsorum pteropus
– musifolium
Miltonia sp
Monochaetum sp
Monstera sp.
Monolina prumiliflora
Myriophyllum aquaticum
– brasiliensis
– proprium
Neoregelia adonis
- N. amandae
– ampullacea
– binotii
– candida
– carolinae
N. Hyperspace
– carolinae ‘Red’
– carolinae ‘Tricolor’
– concentrica
– kismet
– lilliputiana
– marmorata
– meyendorffi
– paucifora
– rosea
spectabilis
– takemura
– tristi
– X ‘Fancytree’
– X ‘FireBall’
– X ‘Orange Flush’
– zoe
– zonata
Nepenthes gracilis
– rafflesiana
- Robcantleyi x Hamata
- Spectabilis x Jacquelineae
– truncata
– ventrata
Nephrolepis cordata
– cordifolia
– exaltata
– exaltata ‘Curly’
– marisa
Nidularium amazonicum
– fulgens
– innocentii
Notylia barkeri
Nymphoides aquatica
– cristata
– ezannoi
– germinata
– hydrochariodes
– peltata
Octoheria surinamiensis
Odontocidium sp
Oncidium ornithorynchum
Ophipogon japonica
Ornithogalum longibracteatum
Oxalis hedysaroides
– regnelli
Paphiopedilum sp.
Paradisanthus micranthus
Paraphalaenopsis laycockii
Pearcea abunda
Pellaea cordata
– falcata
– hastata
– rotundifolia
Pellionia daveauana
– pulchra
– sp
Peningula vulgaris
Peperomia angulata
– argyreia
– boivinii
– caperata
– griseoargentea
– magnoliaefolia
– obtusifolia
– puteolata
– reticulata
– rotundifolia
– scandens
- cf. jamesoniana
Petrocosmea sp
Phalaenopsis equestris
Philodendron
- brevispathum
- Philodendron chinchamayense
- cordatum
– linnei
– joepii
– melanochrysum
– ornatum
– oxycardium
– panduriforme
– rubescens
– scandens
Philodendron sodori
Philodendron verrucosum
Phlebodium aureum
Pilea cadettei
– cadierii
– depressa
– involucrata
– microphylla
– nummulariifolia
– pubescens
– spruceana
Pinguicula primuliflora
Pista stratiotes
Pittosporum sp
Platycerium bifurcatum
Platystele caudatisepala
– ovatilabia
Pleurothalis arietina
– condylata
– grobyi
– lanceana
– prolifera
– setosa
– strumosa
– tribuloides
– rowleei
Podocarpus macrophylla
Polypodium formosanum
– ‘Green Wave’
– polycarpon
– polypodioides
Porpax ustulata
Promenea citrina
– xanthina
Prosthechea brassavolae
Psygmorchis glossomystax
Pteris cretica
– dentata
– ensiformis
– ensiformis “Victoriae”
– faurei
– longifolia
– multifida
– quadriaurita
– tremula
Pyrrosia lingua
Restrepia elegans
- sanguinea
- trichoglossa
Rhaphidophora tenuis
Rhodopatha bognesi
Rhoeo sp
Riccia fluitans
Rodriguezia lanceolata
Ruellia devosiana
– makoyana
Sagina procubens
Sagittaria subulata
Saintpaulia ionantha
Sansevieria sp
Sarcochilus sp
Sarracenia leucophylla
– purpurea
– rubra
Saurusus cernuus
Saxifraga sarmentosa
Scaphosephalum sp.
Schefflera actinofolia
Scindapsus aureus
– pictus
– pinnatum
– cernuus
Scolopendria sp
Scyphularia pentaphylla
Selaginella apoda
– apoda ‘Ludoviciana’
– arenicola
– armata
– emmeliana
– erythropus
– flabellata
– kraussania
– kraussania ‘Aurea’
– lepidophylla
– plana
– rodriguezii
– rotundifolia
– uncinata
– willdenowii
Sigmatostalix guatemalensis
-radicans
– unguiculata
Sinningia cocinna x muscicola
foto Ian Cook
- pusilla
Sinningia Avery’s Lilac Joy
Sophronitella sp
Sophronitis sp
Spathiphyllum clevelandii
– quatro
Sphagnum sp
Stelis sp
- argentata
Stephanotis floribunda
Streptocarpus minimata
Stromanthe sp
Syngonium erythrophyllum
– padophyllum
– rayii
Tecomanthe dendrophylla
Thumbergia gregoiri
– myorensis
Ticoglossum krameri
– oerstedii
Tillandsia abdita
– aeranthos
– albertiana
– araujei
– argentea
– bergeri
– brachycaulos
– bulbosa
– cacticola
– capitata
– caput-medusa
– diaguitensis
– duratii
– dyeriana
– fasciculata
– filifolia
– flabellata
– funckiana
– garneri
– geminiflora
– guatemalensis
– hondurensis
– intermedia
– ionantha
– ionantha ‘Fuego’
– juncea
– juncifolia
– kolbii
– leiboldiana
– melanocrater tricolor
– meridionalis
– neglecta
– pharocephalla
– pseudobaileyi
– schiendeana
– seleriana
– streptophylla
– stricta
– tenuifolia
– usneoides
– velutina
– streptophylla
Tradescantia sp
Trichoglottis triflora
Trichosalpinx jejor
Utricularia sp
Valdallia sp
Vanda sp
Tolumnia variegata
Vanillia planifolia
Vesicularia dubyana
Vinca major
Vriesea
– fenestralis
– fosteriana
– matorna
– poelmanii
– psittacina
– scalaris
– splendens
– stratifolia
Zamia integrifolia
Zamioculcas zamiifolia
Zebrina pendula
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