Foresta primaria e foresta secondaria

In questa sede come in altre pubblicazioni e nelle discussioni riguardo la foresta pluviale tropicale, viene usato il termine “foresta primaria“. Il termine – foresta primaria – si riferisce ad una foresta intatta che esiste nella sua condizione originaria. Questa foresta non è stata, in senso relativo, toccata dalle attività umane. La foresta primaria è spesso caratterizzata da una copertura completa e, solitamente, da molti strati di sottobosco. Il livello più basso manca generalmente di vegetazione pesante dato che la copertura completa consente che solo veramente poca luce, necessaria alla crescita delle piante, penetri. Occasionalmente, quando un albero della copertura cade, si apre un temporaneo “buco di luce” nella copertura che permette la crescita sul terreno di specie del sottobosco. La foresta primaria è il tipo di foresta a maggiore biodiversità.

La foresta secondaria è quella foresta pluviale che è stata disturbata in qualche modo, naturalmente o non naturalmente. La foresta secondaria si può essere creata in vari modi, dalla foresta degradata che si riprende, dal disboscamento selettivo, alle aree ripulite dall’agricoltura “taglia e brucia” delle quali la foresta si è riappropriata. Generalmente, la foresta secondaria è caratterizzata (in dipendenza dal suo livello di degradazione) da una copertura meno sviluppata, alberi più piccoli e minore diversità. A causa della mancanza di una copertura completa, più luce raggiungerà il suolo, supportandovi una vigorosa vegetazione. “giungla” è il termine che spesso viene utilizzato per indicare una foresta secondaria con una densa crescita vegetale a livello del suolo, ma viene anche utilizzato per alcune foreste umide tropicali in cui le variazioni stagionali permettono una spessa crescita a livello del suolo.

Tipo di foresta primaria amazzonica
Tipo di foresta primaria amazzonica

Esempio di foresta secondaria o giungla
Esempio di foresta secondaria o giungla