ECOLOGIA ED ETOLOGIA

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Come già specificato i Dendrobatidi sono Anuri di abitudini diurne, terricoli o parzialmente arboricoli, che cacciano piccoli invertebrati nascosti tra le foglie della lettiera e nella fitta e bassa vegetazione del sottobosco.

. Si arrampicano agilmente con le loro dita adesive ma non sfruttano eccessivamente tale attitudine, preferendo spostarsi al massimo a pochi metri di altezza tra i rami ricoperti di bromelie e altre epifite della foresta pluviale, da dove i maschi emettono i loro curiosi richiami, più simile al frinire dei grilli che al classico gracidio delle rane.

1901427_625440090925220_8441071693200266567_nMORFOLOGIA
Le loro sgargianti livree sono aposematiche, avvisano cioè i potenziali predatori, della loro tossicità, dato che la loro cute è ricca di venefiche neurotossine. Usate dagli indios amazzonici per avvelenare la punta delle loro micidiali frecce.
Le Dendrobatidi sono completamente prive di denti, caratteristica che li accumuna ai rospi ma non alle rane (nella cui famiglia erano classificate fino a non molto tempo fa) e alle raganelle.
Una loro peculiarità risiede nella forma delle terminazioni digitali adesive, foggiate a T.

Peculiarità dei Dendrobatidi sono le terminazioni digitali adesive foggiate a "T".
Peculiarità dei Dendrobatidi sono le terminazioni digitali adesive foggiate a “T”.

Prediligono climi molto umidi ma, inetti al nuoto, non entrano quasi mai in acqua: potrebbero addirittura affogarvi!
Soprattutto i maschi, ma talvolta anche le femmine, mostrano un comportamento fortemente territoriale ed aggressivo, ingaggiando combattimenti ritualizzati con i propri simili, alquanto bizzarri per chi vi assiste. Spesso corrono verso l’intruso mostrandogli il torace vivacemente colorato, se questi non recepisce il messaggio e non batte in ritirata gli balzano addosso e inizia un furioso corpo a corpo che ricorda le lotte di sumo giapponesi.
In quasi tutte le specie il dimorfismo sessuale è pressoché inesistente: i maschi cantano (le femmine poco o nulla), emettendo un particolare trillo altamente specifico, per attirare le femmine e marcare il territorio; sono inoltre di regola più piccoli e nel periodo degli amori sviluppano un’escrescenza carnosa sul primo dito dell’arto anteriore.
Per sessare i riproduttori in cattività, una volta individuato un maschio è consigliabile prendere nota dei disegni che lo caratterizzano rispetto agli altri esemplari, al fine di identificarlo in modo inequivocabile.

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