COMPORTAMENTO E CURE PARENTALI

10426069_10205438930516481_807476669261700976_n

Gli anfibi lasciarono l’acqua per colonizzare la terra circa 350 milioni di anni fa, ma hanno comunque mantenuto uno stretto legame: molti vi tornano per accoppiarsi e deporre le uova mentre altri, come le Dendrobates vi lasciano crescere la propria prole.

I Dendrobatidi hanno sviluppato comportamenti e cure parentali assolutamente uniche al mondo degli anfibi: per esempio i maschi, oltre a cantare per delimitare il territorio, cosa comune a molti altri anuri, ingaggiano spesso combattimenti furenti, assistervi è coinvolgente, possono durare diversi minuti: i due contendenti sembrano lottatori di sumo che si fronteggiano cingendosi con le zampe posteriori.

 

pterribilispf7qy4

imagesUn’altra peculiarità di queste splendide rane è la cura che riservano alla propria prole. Gli anfibi sono famosi per adottare una strategia riproduttiva con un elevato numero di uova lasciate crescere in assoluta indipendenza e solitudine per tutta la fase del loro sviluppo fino alla metamorfosi; questo tipo di strategia comporta però una sostanziosa perdita della prole e solo l’elevatissimo numero di uova deposte garantisce la sopravvivenza della specie.

23Quasi tutti i Dendrobatidi curano invece le proprie uova che sono solitamente deposte nelle vicinanze di una riserva d’acqua, ma spesso non direttamente a contatto e mai completamente sommerse. La coppia durante lo sviluppo del girino tiene sempre le uova umide, evitando così una veloce disidratazione con conseguente morte dell’embrione.

images.3

Quando poi le uova si schiudono il maschio fa salire i girini sulla propria schiena e li trasporta in una riserva d’acqua meticolsamente scelta, dove termineranno lo sviluppo; dato però che in molti casi le larve praticano il cannibalismo, soprattutto in situazione di poco spazio e poco cibo, il maschio separa i girini deponendoli singolarmente in diverse riserve d’acqua.

indexCi sono alcune specie chiamate  – egg feeder – che si sono specializzate ulteriormente nell’alimentazione dei propri girini; dopo che il maschio ha lasciato i girini, solitamente nelle piccole pozze che si formano alla base delle bromeliacee, la femmina vi ritorna a intervalli regolari per deporvi un singolo uovo non fecondato, con cui il girino si ciberà.

images.4Alcune di queste specie si sono talmente specializzate che il girino si nutre esclusivamente di uova infertili, tra queste troviamo: O. pumilio, O. granulifera, O. histrionica, O. lehmanni e Dendrobate speciosus, per l’allevamento in cattività di queste specie è consigliabile e più semplice, lasciare ai genitori il compito di crescere i propri girini.

images.5

Anche D. quinquevittatus e le specie ad essa correlate adottano la stessa strategia, ma i girini si nutrono anche di alghe e insetti, l’allevamento in cattività potrà essere quindi gestito artificialmente, perchè i girini accettano anche cibo in scaglie per pesci d’acquario completando con successo la metamorfosi.