Camole del miele – allevamento

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Dopo lunghi e dispendiosi tentativi nel riprodurre le Camole del miele (Galleria Mellonella) ho finalmente trovato la ricetta “perfetta” per il pastone da dare come cibo alle grasse larve di questo insetto. Prima di incominciare vorrei spendere due parole su questo bruco. Innanzitutto bisogna dire che in commercio si trovano circa due specie di Camola del miele, una più piccola chiamata in inglese “Lesser Wax Moth” (Achroia grisella) e una leggermente più grande “Greater Wax Moth” (Galleria mellonella).

Il ciclo vitale incomincia dall’uovo che da vita ad una minuscola larva che si muove freneticamente senza mai fermarsi. Le larve delle camole appena nate hanno le stesse dimensioni e la stessa velocità dei collemboli, quindi non vi preoccupate se a prima vista la vostra colonia sembrerà un fallimento!

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Durante la fese di crescita le larve costruiscono delle fitte ragnatele,simili alla seta nella quale in un secondo momento si imbozzoleranno!

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Più la larva cresce più diventa grassa,infatti le larve appena nate sono ricche di proteine,ma quando stanno per trasformarsi in pupa immagazzinano tutto il grasso possibile per far sì che la loro metamorfosi abbia successo.

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Ed ecco siamo arrivati alla fase intermedia,la larva si è trasformata in crisalide. In questa fase intermedia le camole non possono muoversi quindi attenzione a non maneggiarle perchè potreste rompere il loro debole “guscio” di color marrone giallastro.

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Dopo la fase intermedia le camole diventano delle bellissime farfalle! Diciamo che bellissime non sono,sono delle piccole falene di color marrone grigio,alquanto bruttine ma che ci serviranno per avviare una nuova colonia di camole!

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Dall’uovo all’adulto la Galleria Mellonella impiega circa 2 mesi,a patto che le temperature siano alquanto elevate! Una temperatura che oscilla tra i 25° e i 30° con poca umidità basterà per far crescere e sviluppare le vostre camole…Consiglio di tenere i barattoli delle camole in un luogo buio,infatti le larve sono fotofobe cioè temono la luce.

Adesso dopo le consuete chiacchiere passiamo al sodo.
Gli ingredienti che useremo per il pastone delle camole sono : 100 g di crusca, 200 g di farina d’avena mischiata a farina doppio zero,50 g di latte in polvere,50 g di germi di grano,500 g di miele e infine 50 g di glicerina o glicerolo. Alla ricetta ho aggiunto anche un pò di lievito in polvere (quello di birra o quello per dolci va bene uguale) e un pò di vitaminici per rettili.

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Purtroppo il pappone risulta alquanto costoso ma se abbiamo piccoli sauri e anfibi da sfamare credo che il rapporto tra spesa e guadagno si equivalga. Le camole in commercio infatti sono a volte costose ma soprattutto quando le si compra non si sa come sono state allevate, di conseguenza potrebbero essere poco nutrienti e a volte addirittura nocive.

Versiamo prima la crusca

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poi le farine…

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latte in polvere…

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germi di grano…

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poi mescoliamo tutto con il miele e la gliecrina.

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Il mio suggerimento è quello di creare una sorta di pasta semidura,come quella per le pizze. Una volta ottenuto un piccolo “panetto” inforneremo il tutto nel forno a 150 ° gradi per 10 minuti o più.

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Il risultato finale dovrà essere una piccola torta semi dura ma allo stesso tempo anche leggermente appiccicosa.

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Stendiamo parti della torta sul fondo di alcuni barattoli e inseriamo circa 20 Camole per barattolo. Di queste camole circa 10 riusciranno a passare allo stadio successivo e di queste circa la metà riusciranno a diventare farfalla. Una volta ottenute le farfalle queste deporranno senza alcun problema e poi moriranno dopo circa 10 giorni. Le farfalle muoiono perchè come molti lepidotteri non hanno la bocca per mangiare e quindi sono destinate ad una lenta morte… Ma non vi preoccupate,se tutto andrà bene dopo circa 15 giorni incomincerete a vedere i primi risultati,basta armarsi di pazienza…e soldi.

Credo che convenga molto allevare questi lepidotteri. Con l’allevamento si possono avere insetti di varie taglie,dalle micro per Dendrobates,alle medie per gechi, alle grandi per camaleonti e grandi sauri. In più bisogna dire che queste camole sono letteralmente fatte in casa quindi solo voi saprete quanto siano nutrienti!

testo tratto da

http://www.terraritalia.com